giovedì 20 giugno 2013

Allo specchio

Manca poco meno di una settimana, anzi no, una settimana esatta, alla prossima chemio.
La prima è andata discretamente, qualche fastidio "normale", parecchia stanchezza, specie in questi giorni di caldo afoso, che non sai se è il caldo, se è la chemio, se è il ciclo, se è il nervoso di chi ti fa incazzare o tutte queste cose assieme. Forse questo.
Hai iniziato a, paradossalmente, curarti di più, ti cospargi la faccia di crema a schermo totale, le braccia e tutte le parti del corpo che esponi all'aria: quest'estate niente sole, niente mare, niente piscina, sei un pipistrello e ami la notte, anche perché è fresca, almeno finora.
Dosi le forze, perché sei come una batteria con l'effetto memoria. Pensi di essere carica, ma al 30% ti scarichi e ti devi mettere a riposo. 
Il cibo: recuperi un'alimentazione come Dio comanda, che sennò ti si accende la bocca e non mangi più niente. Dico io, ma ti ci voleva un cancro per questo?
E intanto aspetti che ti cadano i capelli, speri di esserne esentata ma sai che sei una come le altre, è questione di giorni, di ore forse. E ti guardi allo specchio e provi a vedere se cadono.
Fino ad oggi no.
Però ti sei premunita, parrucca, bandane di ogni foggia, e magari poi esci di casa calva, tu ti conosci, lo sai che se ti piaci te ne frega della gente.
Pure quel coso che ti hanno messo nel petto non ti dà più fastidio, non si nota, se non per quel piccolo bozzettino, ma alla fine è diventato una cosa tua. Stanotte hai pure dormito a pancia in giù, erano mesi ormai, era la tua posizione preferita.
Il fatto è che lentamente stai cercando di riprendere i pezzettini della tua vita andata in frantumi, in attesa della vita nuova che ti aspetta, dopo.
Avevi una corazza, è stata bucata. 
Bisogna che ti trovi una nuova armatura.