giovedì 10 aprile 2014

Cosa mi hai tolto, cosa mi hai dato

Mi hai tolto, brutto bastardo:

- il tempo.

Non ho più il tempo da buttare, non ho più la possibilità di rinviare le decisioni, le mie settimane sono scandite dagli appuntamenti perché tu e i tuoi parenti non mi veniate più a trovare, vivo il presente come se non ci fosse il domani;

- ogni ipotetica possibilità di tornare ad essere madre. Non che lo volessi, ma un conto è essere obbligati, un conto è sceglierlo.

- l'incoscienza e il senso di immortalità: era così facile pensare che a me non sarebbe mai toccato, che sarei invecchiata tranquillamente ed "intera".

Cosa mi hai dato, invece:

- la Paura, quella vera, quella che ti fa pensare che non vedrai più tue figlie crescere;

- il Coraggio, quello che ti monta su quando sei con le spalle al muro e non hai vie di uscita e allora ti butti nel fuoco, sperando di non bruciarti troppo, e allora, poi, ti cimenti in cose che mai avresti pensato di fare, prima. Un nuovo senso di onnipotenza, insomma;

- la leggerezza di affrontare le cose più pesanti senza dar loro eccessiva importanza, che altrimenti ti farebbero affondare nelle sabbie mobili che si nascondono dietro di esse;

- saper ascoltare il tuo corpo, cosa che non avevi mai avuto la necessità di fare;

- conoscere un mondo fatto di dolore, paura, umanità,  solidarietà e sensibilità,  tra chi sta male e chi si prodiga, per lavoro o per missione, per la salute altrui;

- molte nuove amicizie, rafforzato alcune vecchie e eliminato scorie di relazioni di mera apparenza;

- un carattere da guerriera, che riesce a guardarsi allo specchio - e a piacersi, addirittura - pure se l'immagine riflessa non è quella che "prima" avrebbe mai pensato che avrebbe poi avuto;

- la pazienza di accettare anche l'inaccettabile.



Il sense of humour, no, quello è sempre uguale.


mercoledì 2 aprile 2014

Marzo/Aprile

Oggi è il 2 aprile. Un anno fa un Cancro se ne andava.
IL cancro se ne sarebbe andato via dopo 13 giorni, ma intanto il 22 marzo me lo presentavano in tutto il fulgore.
22 marzo/2 aprile: forse i miei giorni peggiori, quelli, con una Pasqua in mezzo.
Giorni di paura e di solitudine: la sensazione che questa era una cosa mia e che nessuno voleva condividerla con me, nessuno e per nessuno intendo chi aveva fatto giuramento di dividere bene e male.
Oh sì, dividere si divideva, si dividevano i suoi male e i miei bene. E quando è toccato a me, ciao.
Ciao il 2 aprile.
Mi sono tolta due cancri in quei tempi: uno dell'anima e uno nel fisico.
Non so dire quale fosse peggio.
Ad esser cattiva il primo ha contribuito al secondo.
Ma non lo sono.
So solo che ora sto decisamente meglio, nel fisico e nell'anima.
E non divido più niente con nessuno.