mercoledì 19 ottobre 2016

Fiocco rosa

Ottobre per me è il mese del fiocco rosa, per tanti motivi.
E' il mese in cui sono nata io e quello in cui sono nate mie figlie.
Ma è anche il mese dedicato alla sensibilizzazione verso il tumore al seno, che mi colpì tre anni e mezzo fa.
E' stata ed è un'esperienza totalizzante, quella del tumore, colpisce corpo, psiche, affetti, lavoro, società, tutto ciò che circonda e ricomprende chi si ammala, ma anche chi teme di essere ammalata e si accosta al mondo degli screening.
Dal cancro non ti liberi mai, nel bene e nel male: ogni piccolo malessere lo associ alla malattia e quando hai superato il periodo più critico, ti attivi perché altre persone non cadano nel tuo stesso baratro, ma tendi loro una mano affinché, pur cadute, ne possano uscire con meno danni possibile.
Da tre anni mi dedico, insieme ad Associazioni Onlus, privati ed Istituzioni (ed ogni anno aumenta il numero di chi aderisce), ad iniziative sul territorio lucchese per sensibilizzare verso gli screening e per valorizzare le competenze dell'unità di senologia lucchese, creando occasioni di informazione e cercando di tenere alta l'attenzione.
Il primo anno riuscimmo ad illuminare di rosa Porta Elisa, quest'anno avvolgeremo le statue lucchesi con delle sciarpe rosa: ad alcuni forse non piacerà, forse sembrerà l'ennesimo tentativo di pinkwashing di tematiche serie, ma credo che anche chiedersi il perché di tale iniziativa sia un primo passo per volersi bene, fare i controlli di rito e non vivere nel dubbio.
Da tre anni abbiamo sviluppato gli incontri "Fuoriclasse", dedicati i primi due a chi si è ammalato fuori dal range degli screening gratuiti e proprio per questo più vulnerabile, quest'anno (venerdì 21 alle 21 in via S. Andrea n. 33) invece è dedicato al tema dell'auto aiuto e all'arte come supporto a chi è in terapia, basti pensare all'aumento dei blog tematici o a chi ha sviluppato l'arte della fotografia o quella digitale (porteremo diversi esempi). Mai come in questi anni si è visto un crescere esponenziale di contesti, soprattutto nei social media, in cui persone ammalate o parenti chiedono informazioni o rassicurazioni circa la loro situazione personale. E' importante che le istituzioni, Asl ed associazioni soprattutto, si attivino, magari attraverso l'esperienza di chi è uscito dalla malattia,  perché queste persone non debbano rivolgere le loro legittime domande ad ignoti non qualificati, spesso truffatori che pubblicizzano terapie non verificate, e per questo pericolose.
Di quest'ultimo tema si occuperà un BlaBlaGirls dell'ass. Città delle Donne, che oggi pomeriggio alle 18 a Luccalibri tratterà di malattia e cura, cercando di dissipare dubbi e paure, soprattutto relativamente alle terapie convenzionali e complementari, con gli specialisti della ASL del nostro territorio.
Vi aspettiamo!