domenica 9 febbraio 2014

Il tempo giusto

In questo periodo sono strana: sono passata da una fase di iperattività esterna ad un momento di stanca.
Invece mi rendo conto che stanca non è, ma stanca sono, in verità.
E' come se avessi consumato tutte le energie disponibili in questi mesi di guerra, nel mio corpo, col mio corpo e contro i rompiscatole esterni. Ho respinto gli attacchi e ho vivo un periodo di tregua: pace è una parola troppo grossa.

Tregua.

E in questa fase, ciò che mi colpisce è la voglia di vivermi casa mia, non l'ho mai fatto, in precedenza.
Prima i giorni a casa erano qualcosa di opprimente, le mie prigioni, specie la domenica.
Invece ora la domenica è il giorno per me, per fare quello che mi pare, anche niente. E non mi pare di sentirmi reclusa, anzi.

E' un ristabilire un equilibrio, un recuperare energie.

E rifuggo, anche per via di una stanchezza (forse da farmaci, ma pace!) che mi assale ogni tanto, occasioni di vita sociale e pubblica e le doso. Prediligere il privato sul pubblico, anzi il privatissimo.
O forse è solo un aver imparato a scegliere.

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