giovedì 26 luglio 2012

Paradossi.

Gran brutta cosa aver passato una dozzina d'anni in uno studio legale civilista.
Ne vedi di tutti i colori, gente che ha un sacco di soldi, ma che al momento di saldare per il lavoro svolto, si dimentica; persone che non ce la fanno a saldare il loro debito e ne inventano di ogni per sgattaiolare da banche, finanziarie e quant'altro, che non hanno bisogno dei loro miseri soldi, ma ne fanno una questione di principio, di etica (etica?) commerciale.
Mi divertivo a scoprire gli espedienti che la gente inventava pur di sfuggire alle maglie di un pignoramento e, quando ce la faceva, ero contenta. Beh, non ero fatta per far l'avvocato, è ovvio.

E poi le separazioni. 
Storie di corna, sempre e comunque.
La separazione più strana fu quella di una coppia che si amava, ma si amava talmente che non desiderava più vivere insieme. Quando vennero a prospettarci la loro intenzione, io e gli altri di studio ci guardammo stupefatti. Unici, erano unici. Poi alla fine, la separazione arrivò, come tutte, del resto.
Ma non so se tuttora stiano sempre insieme, quei due. Si amavano troppo.
Buffa la vita.

Gente che si odia ed è costretta a stare insieme, magari per problemi economici e gente che si ama che si divide.

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