sabato 28 luglio 2012

Pomeriggio.

E pure stavolta hai preso un treno, anzi due. Due treni ed un bus. Strane coincidenze.
Al nord, al sud. Anzi al centro.
E arrivi in un luogo, stavolta conosciuto, anche se per certi versi non è più tuo.

Fa caldo, l'altra volta pioveva.
E' estate, là era inverno.

E sei sola, in silenzio. Le pale del ventilatore muovono l'aria rendendola fresca, gradevole.
Ed eri sola, e leggevi un libro, di uomini che odiavano le donne, ricordi.

Dormicchi, dormicchiavi.

Aspettavi.
Aspetti.

Un suono. Una voce.

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