lunedì 9 aprile 2012

Natale con i tuoi Pasqua con chi puoi

Sì, lo so: non è così il detto, però è calzante.
Ho smesso di amare le Feste, tutte le feste e ho l'onere di santificarle per mantenere viva nella prole l'illusione di concordia, pace e felicità che dovrebbero portare, per non ridurle al mero scambio di doni (Natale ed Epifania) e uova di cioccolata (Pasqua).
Ti ritrovi in contesti di cui non te ne frega una beneamata e sorridi. Su, sorridi, fai la foto! Su, il brindisi tutti insieme. E tu eviti chi dovrebbe brindare con te in primis. Eviti e sei evitata.
Sorridi, tanto che ti fa male la faccia. Ti metti in un angolo, in disparte, non hai assolutamente voglia di scambiare nemmeno  lo sguardo con alcune persone, che negli anni si sono dimostrate quelle che sono.
Allora ti metti a giocare con le bambine, le tue e le altrui, quello sì ti fa sorridere.
Finisce la tortura, arrivi a casa, fai quello che non hai fatto fino a quel momento, perché avevi il copione da recitare, sei diventata un'ottima attrice nel frattempo, tuo malgrado, e aspetti che passi la giornata.
Dormi, ti risvegli e il tempo non è un granchè, mal di gola, mal di testa e aspetti che pure oggi scivoli via.
Domani c'è la vita.

Nessun commento:

Posta un commento