lunedì 23 aprile 2012

Sembra un atto di citazione e forse lo è. Mi autocito.


Questa è una nota che ho scritto su Facebook.
Ma il contenuto vale ovviamente per ovunque. Prima di tutto nella vita reale.

RIEPILOGANDO 


PREMESSA:
Questa è la bacheca di una donna che fa parte del gruppo di 16 candidate in una lista di 32 per il Partito Democratico alle elezioni amministrative per il Comune di Lucca che si terranno il 6/7 maggio 2012.


FATTO:
Sono una persona comune che si presta a quest'avventura per il suo Partito, per il candidato sindaco Alessandro Tambellini, che ammiro per l'impegno politico, ma soprattutto per la persona che è e che conosco da quando sono a Lucca, uomo, padre ed insegnante, e come tale stimato da chiunque lo possa incontrare per strada, anche da chi politicamente ha sempre votato altrove.
In questi mesi ho fatto parte del Comitato Elettorale, occupandomi di un gruppo di lavoro insieme ad altre persone, ora amici, con i quali ho sognato di creare una Città migliore, più vicina alle persone. E da questo ho tratto il piacere di fare un tipo di politica che da fuori non si riesce ad immaginare, diversa da quella che si legge sui giornali o si vede in tv, diversa anche da quella che riempie le pagine delle cronache giudiziarie, per fortuna. E continuamente ricevo riscontri positivi ed apprezzamenti dai miei compagni di viaggio, e non può non farmi piacere.
Sono e resto una donna, una madre, una persona che lavora e che non pensa minimamente alla politica come fine, ma come mezzo per progettare una nuova Città
La Politica ha la "P" maiuscola. Le "p" minuscole le lascio agli altri. Soprattutto ai partiti che si trovano dall'altra parte politica.


DIRITTO:
Se arriverò ad essere eletta, la mia attività sarà quella che mi sono proposta quando mi sono iscritta al Partito Democratico. Contribuire a cambiare una città, rendendola più a misura di chi è debole.
Una città che sia a misura di bambino, innanzitutto.
Quando i bambini posseggono il luogo ove vivono, questo è adatto a tutti.
Una città a misura di donne, con orari e tempi della vita che non siano conformati solo sugli uomini. E non lasciate sole nell'attività di cura a chi in alcuni momenti della vita ha bisogno di assistenza. Le donne non devono essere "costrette" a lasciare il lavoro per assistere chi ha necessità.
Donne presenti nella stessa proporzione rispetto agli uomini anche nell'Amministrazione, a partire dalla Giunta passando per la creazione di una Commissione Comunale di Pari Opportunità, fino alla presenza nelle Aziende Partecipate. 
Donne capaci, come uomini capaci. 
Una città a misura di anziani. Nell'ultima parte della vita di una persona, questa ha necessità che non sempre la famiglia cui appartiene è in grado di assolvere, a partire dalle piccole cose. Anche negli spostamenti, con mezzi pubblici efficienti e con orari adeguati e frequenti.
Una città accessibile a tutti. Un Comune che sia accessibile anche da casa, senza dover necessariamente rivolgersi fisicamente agli Uffici, con un portale web dedicato. Basta un semplice click dal computer, spesso. E per questo mi attiverò per una wifi aperta ed accessibile, gratuita, non solo nel Centro Storico, ma possibilmente in tutto il territorio comunale.
Un Comune fattivamente partecipato dalla cittadinanza, attraverso gli strumenti che già sono previsti dal Regolamento di recente approvazione, ma ancora inattuati, e con l'uso del bilancio partecipativo e degli altri metodi di nuova concezione, penso ai world cafè o ai più impegnativi town meetings. Cittadinanza che finalmente potrà esprimersi nei temi che la riguardano, superando la logica del Comitato per singole questioni contingenti.
Questo e altro. 


CONCLUSIONI:
Questa bacheca non sarà utilizzata  sempre e solo ai fini elettorali per i pochi giorni di campagna elettorale che restano, ma l'impegno sottostante ci sarà. E  Daniela Grossi sarà sempre la stessa, quella che la maggior parte di voi conosceva prima del sì alla candidatura.

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