giovedì 12 aprile 2012

Perché

Te lo chiedi e te lo chiedono. 
Perché.

Perché sei donna e pensi che finora le donne come te non sono state rappresentate, donne comuni, che lavorano, che hanno fatto sacrifici personali per arrivare a essere quelle che sono, che sono madri, che hanno figlie femmine  e vorrebbero un mondo, un Paese dove le donne di domani siano diverse da quelle di oggi, migliori, che conquistino lo spazio che finora è stato loro negato da una società virata al maschile. 
Le donne sono il motore di questo Paese, lo hanno cambiato quando hanno potuto, quando hanno voluto, quando hanno sentito il bisogno di farlo, perché chi era lassù, nei luoghi di potere, non ne era in grado.
Tu sei una persona normale, senza ambizioni particolari per te stessa, hai solo il desiderio di aderire ad un Progetto, far sentire la voce di chi non riesce a parlare, perché pensa di non essere in grado, non si sente "adeguata".

Adeguata.

Noi donne comuni non ci sentiamo mai "adeguate", sempre un passo indietro rispetto agli uomini: è l'educazione che da sempre ci è stata impartita. Studia, impara, poi però fai la moglie, la madre, lavora, mai avanti a lui, non si può, non si deve.

E invece no.
Non vogliamo stare indietro, nemmeno avanti. 
Pari.

(sempre che riusciate a tenerci il passo, però)

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